Questo dolce è tipico della tradizione Toscana. Lo si prepara durante il periodo della vendemmia, quando l’uva nera comincia a essere raccolta nelle vigne. Deve infatti essere uva rigorosamente nera, con piccoli e succosi acini.
Fondamentalmente si tratta di pasta di pane ricoperta di chicchi d’uva e zucchero. Il succo d’uva che si incunea nell’impasto del pane rende unico il sapore di questo dolce.
Come per tutte le ricette della tradizione ogni famiglia vanta la propria. Vi sfido a trovare due schiacciate all’uva identiche (a meno che le famiglie non siano parenti…!). Ognuno si vanta di preparare la torta migliore e più fedele alle origini.
E così anche la mia famiglia ha la propria, ed è ovviamente diversa (e migliore… 🙂 ) di quella della famiglia di Tommy.
A noi piace sottile e croccante… fatta da due strati sovrapposti di pasta e uva. Ma soprattutto, il vero “marchio di fabbrica” consiste nella snocciolatura dell’uva. Eh sì, avete letto bene… togliamo tutti i semi, ad uno ad uno, da ogni acino d’uva. Un lavoro da veri certosini… ma non potete capire la soddisfazione di quando la offrite e sentendovi dire “No, grazie, non sopporto tutti quei semi” potete dire… “Ma questa è speciale, la puoi mangiare. E’ senza semi!”.
Ingredienti
200 gr Farina
1 cucchiaio Zucchero
½ bicchiere Acqua tiepida
½ cubetto Lievito di birra
Anaci
Olio di semi
Rosmarino
2 grappoli d’Uva nera da schiacciata
Preparazione
1. Far soffriggere l’olio con il rosmarino. Lasciar intiepidire.
2. Nel frattempo (ovviamente si tratta di un’operazione opzionale che può venire in mente solo a malati di precisione come me!!) dividere a metà i chicchi d’uva nera ed eliminare i semi dagli acini.
3. Disciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida.
4. Mettere la farina a fontana su una spianatoia, aggiungere lo zucchero e gli anaci. Versare al centro il lievito disciolto in acqua e cominciare a impastare. Aggiungere gradatamente l’olio con il rosmarino.
5. Far lievitare l’impasto per circa 30 minuti.
6. Dividere la pasta in due parti uguali. Stenderne una metà in uno strato sottile e disporla su una teglia oliata.
7. Spennellare la superficie di pasta con dell’olio di semi, aggiungere una manciata di anaci, ricoprire con chicchi d’uva e cospargere con zucchero semolato.
8. Stendere l’altra metà di pasta in uno strato sottile e disporla sopra la parte preparata in precedenza. Ricoprire la superficie come al punto 7. Bagnare la superficie con qualche cucchiaio del succo d’uva che si è formato nella ciotola dove avete conservato i chicchi.
9. Cuocere in forno preriscaldato a 250°C fino a quando la superficie non comincia a colorarsi.
Con questa ricetta partecipiamo al contest Sweet and Salty…
24 Commenti
Giù
10/10/2011 at 15:13Grazie per aver partecipato..!! non l’ho mai assaggiata la schiacciata all’uva…!! ma questa è molto bella e sicuramente molto buona..!! 🙂
Ilaria
10/10/2011 at 17:03Grazie a te Giù per averci dato questa possibilità.
E’ un dolce un po’ particolare visto che la base è fondamentalmente formata dalla pasta per il pane.
Annalisa
04/10/2011 at 21:39“E così anche la mia famiglia ha la propria, ed è ovviamente diversa (e migliore… ) di quella della famiglia di Tommy. “……….questo è tutto da vedere, opinione puramente personale 😉
by sorella di Tommy
Tommy
04/10/2011 at 22:59Diglielo Anna, alza la voce!!!
gisela
10/10/2011 at 14:19es muy rica la schiacciata all uva
Ilaria
10/10/2011 at 17:02Ciao Gisela, grazie per esserci passata a trovare. Son felice che questa torta ti piaccia.
Chiara
03/10/2011 at 06:49deve essere deliziosa, anche il colore è bellissimo ! Buona settimana…..
Ilaria
03/10/2011 at 08:01Grazie Chiara. Buona settimana anche a te.
Federica
02/10/2011 at 21:06E’ da diversi giorni che la vedo continuamente nelle panetterie e mi fa una voglia! L’anno scorso non sono riuscita a farla ma quest’anno mi ci metto d’impegno 🙂 Un bacio, buon serata
Ilaria
02/10/2011 at 22:47Siamo invasi dalla schiacciata all’uva… 🙂
Buona serata.
Debby
02/10/2011 at 20:27mamma mia davvero favolosa!!
Ilaria
02/10/2011 at 22:46Grazie mille Debby.
Elisa
02/10/2011 at 10:38Neanch’io l’ho mai mangiata, dev’essere squisita! La tua è davvero bellissima!!! Buona domenica!
Ilaria
02/10/2011 at 11:25Pensavo che adesso fosse un dolce molto diffuso anche fuori dalla Toscana, invece scopro che in molte non l’avete mai assaggiata. Un vero peccato!
Occorre rimediare… 🙂
Buona domenica anche a te cara.
Milena
02/10/2011 at 10:00ciao carissima!!!
ti invito a fare un salto nel mio blog 🙂
http://www.lascimmiacruda.info/2011/10/02/i-vincitori-del-contest-piatti-di-salvataggio/
un abbraccio
Milena
Ilaria
02/10/2011 at 11:23Non ci posso credere!!! Che bella notizia mi hai dato questa mattina… mi sembra impossibile.
Grazie grazie grazie!!!
Maria
02/10/2011 at 09:18è proprio il periodo giusto per usare l’uva:) davvero invitante questa ricetta;)
Ilaria
02/10/2011 at 11:21Quest’anno poi è particolarmente dolce e succosa.
Buona domenica e grazie per la visita.
Laura
02/10/2011 at 09:12Anche io come Ileana non l’ho mai mangiata, ma mi è venuta voglia di assaggiarla è molto appetitosa! Buona domenica, Laura
Ilaria
02/10/2011 at 11:16Ciao cara, da noi è una tradizione che viene riproposta ogni anno. Non possiamo farne a meno…
ileana ReC
02/10/2011 at 09:05La vedo sempre in giro per i blog,ma non l’ho mai mangiata.. chissà come dev’essere buona! Poi vuoi mettere, la tua è senza seminiiiiiii!!
Complimenti davvero, sei sempre bravissima! :*
Buona domenica, un bacione
Ilaria
02/10/2011 at 11:15Ciao Ileana, grazie… sei troppo gentile!!
Se sei abituata a mangiare anche i semi dell’uva poco male trovarli nella torta, altrimenti danno un fastidio tale che fanno addirittura rinunciare a mangiarla. E non si può rinunciarci… Ci vuole un sacco di pazienza a toglierli, ma almeno ci possiamo poi gustare una fetta senza preoccuparci di tutti i semini che si incastrano immancabilmente tra i denti.
Tommy
03/10/2011 at 13:10Sì, senza semi… nemmeno i frati camaldolesi hanno tanta pazienza!
Ilaria
03/10/2011 at 15:55Gli brucia che la schiacciata all’uva di casa mia è migliore… 🙂 🙂 😉