Chiocciole alla nepitella
Oggi è il 20 del mese… e sapete bene cosa significa, vero? E’ il giorno dedicato al nostro appuntamento con la cucina regionale. Il tema per il mese di novembre sono i piatti a lunga cottura, tutte quelle preparazioni che richiedono ore e ore per cuocere, ma che garantiscono un risultato sicuro.
Noi vi proponiamo le chiocciole alla nepitella, piatto tipico toscano che ha le sue origini lontane nel tempo.
Abbiamo pensato molto a quale piatto preparare. In Toscana ci sono infatti molte preparazioni dalla lunga cottura, ma la maggior parte di queste le avevamo già presentate. Tra le più famose vi ricordo lo stufato alla sangiovannese, lo spezzatino con patate e la ribollita.
Sabato scorso avevamo i parenti di Tommy a cena. In casa loro è una vera tradizione mangiare chiocciole, a differenza di quanto accade a casa mia dove, prima di conoscere Tommy, le chiocciole non avevano mai fatto il loro ingresso.
Ne abbiamo fatte due versioni, entrambe toscane, ma per questo appuntamento con la cucina regionale abbiamo optato per le chiocciole alla nepitella. Nel caso in cui non doveste trovare la nepitella potete usare del pepolino o del timo. Se amate le chiocciole provate anche le nostre chiocciole al chianti e le lumache al sugo.
“Senza lilleri un si lallera!”
(“Senza soldi non si fa niente!”)
“Icche’ ci ha, ci hole”
(“Quel che ci va, ci vuole” lo si usa per dire che quello che deve essere fatto va fatto senza discutere troppo)
Chiocciole alla nepitella
Ingredienti
- 500 gr di chiocciole rigatelle spurgate
- 1 mazzetto di nepitella
- 1 cipolla
- 1 carota
- sedano
- 500 gr di pomodoro
- 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
- 4 foglie di alloro
- 1/2 litro di brodo vegetale
- sale
- pepe
- olio evo
Istruzioni
- Lavate le chiocciole strofinandole fin quando l'acqua non sarà pulita. Mettetele in una pentola grande con due dita di acqua tiepida e copritele. Dopo un paio d'ore gettale le chiocciole vuote e lavatele nuovamente. Cuocete le chiocciole per 30 minuti in abbondante acqua salata assieme alle foglie di alloro.
- In un tegame soffriggete un battuto di carota, sedano, cipolla e metà nepitella. Quando la cipolla sarà imbiondita aggiungete le chiocciole e fate insaporire per 15 minuti girando spesso.
- Aggiungete adesso il pomodoro e il concentrato, un bicchiere di brodo, aggiustate di sale e pepe e cuocete a fiamma bassa per almeno 2 ore aggiungendo del brodo quando necessario. A cottura ultimata aggiungete la nepitella rimanente.
- Servite con fette di pane toscano arrostito.
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Adesso mettetevi comodi… e assaporate con gli occhi i piatti a lunga cottura delle nostre bellissime regioni…
VALLE D’AOSTA: Fessilsuppu, zuppa di Issime di Cinzia ai fornelli
PIEMONTE: Tonno di coniglio di La Casa di Artù
LOMBARDIA: Salàmin e custine cun le verse di Le Delizie della mia Cucina
TRENTINO ALTO ADIGE: Gulash di manzo alla trentina di A Fiamma Dolce
FRIULI VENEZIA GIULIA: Minestron de risi e patate di Nuvole di Farina
EMILIA ROMAGNA: Ragù alla bolognese di Zibaldone Culinario
LIGURIA: Menestron co-o pesto di Un’Arbanella di Basilico
TOSCANA: Chiocciole alla nepitella di Non Solo Piccante
UMBRIA: Porchetta di 2 Amiche in Cucina
MARCHE: Vincisgrassi alla marchigiana di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: Trippa alla pennese di In Cucina da Eva
MOLISE: Ragù misto di maiale di La Cucina di mamma Loredana
LAZIO: Stufatino alla romana con il “sellero” di Chez Entity
CAMPANIA: Braciola ripiena con l’uovo di I Sapori del Mediterraneo
PUGLIA: Brasciole alla barese di Breakfast da Donaflor
BASILICATA: Pane di Matera di Pasticciando con Magica Nanà
SICILIA: Stracotto alla palermitana di Cucina che ti Passa
SARDEGNA: Zuppa di fave e spinaci di Vickyart Arte in Cucina
61 Commenti
Fede
28/12/2013 at 01:20Io adoro e rimango affascinata da tutte le ricette che posti, ma le lumache no…Non ce la faccio, mi fanno senso, troppo senso! :S Però tu sei un genio indiscusso, non c’è nulla che tu non sappia cucinare e rendere invitante! Un bacio
Ilaria
31/12/2013 at 11:42Anche per me le chiocciole sono off-limit, non ce la posso fare neanche ad assaggiarle… ma Tommy ne va matto e così anche nella sua famiglia. Quando le vede al supermercato ne è attratto come una mosca lo è dal miele… ma confesso che se le cucina e se le mangia… 🙂
Ti capisco quindi…
Buon Anno!!!
Nadina
07/12/2013 at 22:56Io amo le lumachine … non sapevo fosse anche un piatto toscano. Ma la nepitella cos’è?
Ilaria
09/12/2013 at 07:36In Toscana le si prepara spesso, ci sono anche tante sagre paesane dove vengono cucinate.
La nepitella forse la conosci come mentuccia… 🙂
Un bacio.
Carla
27/11/2013 at 16:30Cara Ilaria io come te non le mangio, ma il mio Assaggiatore come Tommy ne va matto, quindi prendo nota e se le trovo glie le preparo.
Bravissimi!!!
Baci
Ilaria
27/11/2013 at 20:29Se riesci almeno a prepararle allora sei un passo avanti a me!! 🙂
Laura De Vincentis
24/11/2013 at 19:34Non le ho mia mangiate ma, queste foto così belle mi hanno messo curiosità. La versione al Chianti poi mi sa proprio di buono!
Tommy
24/11/2013 at 22:52Ma sì, ti consiglio di provarle! A me piacciono davvero tanto… con abbondante peperoncino!!
Chiara
23/11/2013 at 08:07che ignorante che sono…mai mangiate e nemmeno mai sentite…bisogna rimediare ! La prossima volta che vengo dalle tue parti le cerco ! Buon we, un abbraccio !
Ilaria
23/11/2013 at 10:38E ci sta anche che le trovi… più che in città nelle campagne.
A presto!
delizia divina
22/11/2013 at 22:25ricetta che non conoscevo da provare!
Ilaria
23/11/2013 at 10:37Grazie per essere passata a trovarci.
Un bacio e buon fine settimana.
donaflor
21/11/2013 at 17:32eh noooo….io mi farei scorpacciate all’infinito di queste lumachine, devono essere strepitose in questa versione…Ilaria ma almeno le hai assaggiate? farei davvero compagnia a Tommy…troppo buone!
noi le prepariamo alla pizzaiola oppure con la menta una qualità prelibata che si trova soprattutto nel leccese .
un abbraccio
Ilaria
21/11/2013 at 20:40No, tesoro, non mi è neanche passata di sfuggita l’idea di assaggiarle! Ma io non sono una grande coraggiosa a tavola… 🙂
Tu pensa che non mi sono fatta tentare neppure dal sughetto. E dire che la scarpetta mi piace un sacco!
celeste
21/11/2013 at 15:08Certo a vederle così mi fanno anche gola con quel sughetto pomodoroso… ma poi quando le ho viste non ce l’ho proprio fatta ad assaggiarle… eppure in cucina assaggio quasi tutto, in ogni parte di mondo. Se mi invitate a cena prometto che le mangio 😉
Ilaria
21/11/2013 at 20:38Se poi cambi idea puoi far compagnia a me che mi limito a guardare!!
Any
21/11/2013 at 11:40Ciao ragazzi!
A casa mia le chioccole non hanno mai fatto il loro ingresso. Mio suocero andrebbe pazzo invece per la vostra ricetta!
Tommy
21/11/2013 at 14:25E allora fai felice il suocero 🙂
Yrma
21/11/2013 at 10:21Uhmmmm lumache..uhmm adesso i miei quasi connazionali mi uccidono…Pur avendo vissuto per anni a Parigi non ho…mai mangiato le escargots!!!! (ecco ammazzami:))però..c’è un però, magari…fatte con le vostre manine…potrei forse riuscire :DDDD Il sugo però..con il pezzetto di pane toscano me lo pappo sicuro, eh???!!!!! 🙂 ad ogni modo: bravissimi perchè è lunga e complessa come ricetta!!!!Bacioni
Tommy
21/11/2013 at 14:24Ti ammazzo?!?!?!?! Ma no!!! Hai fatto assolutamente bene a non mangiarle!!!!!! Che detto da me, onnivoro per eccellenza, la dice lunga su quanto le ho gradite!! Forse erano cucinate male oppure poco fresche… sta di fatto che tutto quel burro (e aglio) mi hanno fatto passare una notte agitata, incubi e deliri…
Parlando di Parigi, sei mai stata qui http://www.la-mascotte-montmartre.com ? Partirei adesso …
Vabbé, ricordi di gioventù 🙂
Un abbraccio
vickyart
21/11/2013 at 00:56mai mangiate non ho proprio idea di come possano essere, adoro quelle di mare, queste mi fanno un po’ impressione 😀 però bisognerebbe provare 🙂
Tommy
21/11/2013 at 08:54Quelle di mare hanno carne più dura e compatta. Queste sono più morbide… il sugo è irresistibile:-)
elena
20/11/2013 at 23:32bellissime e la nepitella ci sta alla grande, ma domanda tecnica a Tommi: dopo i lavaggi e la prima cottura le rimetti nel guscio? grazie e complimenti! Cucinare le lumache non è cosa da poco….elena
Tommy
21/11/2013 at 08:53Ciao Elena, le lumache non escono proprio dal guscio, rimangono dentro.
Saluti
elena
21/11/2013 at 14:44da noi invece si tolgono e si taglia il piede (la parte muscolosa … da libro di Zoologia I), si mangia solo quello… immagino che così il sapore sia molto diverso…ora sono ancora più curiosa…. grazie!
Tommy
21/11/2013 at 15:27Ah, ok, adesso ho capito. Questo tipo di chiocciola non credo ne abbia bisogno perché e piccola e la parte più molliccia è veramente poca. Sarà per questo che mi piacciono le rigatelle (Helix Eobania Vermiculata) e non le vignaiole (Helix Aspersa), più grosse, piene e con la parte interna amarognola. Beh, dai, ci siamo fatti un po’ di cultura 😉
Pasquale
20/11/2013 at 22:17Da questo piatto che io adoro e spesso le facciamo anche qui da noi , sono passato agli altri elencati stufato alla sangiovannese, lo spezzatino con patate e la ribollita.
Fu amore a prima vista per la ribollita che avete eseguito ad opera d’arte e che cerchero’ di replicare.
Complimenti per le vostre belle ricette della tradizione.
A Presto
Tommy
21/11/2013 at 08:56Ah ah ah, ti sei fatto DUE pranzi completi con il tuo giro!!!
Grazie carissimo, a presto!
Lalla - Semplicemente Cucinando
20/11/2013 at 20:41Ma lo sai che non le ho non solo mai cucinate, ma neanche mai mangiate….e non so se avrò mai il coraggio di farlo ;-). certo mi ispirano da matti. Mi dovrò vincere !
Tommy
21/11/2013 at 08:55Effettivamente non sono una ricetta da fare tutti i giorni e se fra amici e parenti non hai un estimatore, difficilmente potrai assaggiarle. Cmq in Toscana sono molto diffuse tanto che ci sono sagre paesane famose.
Ciao ciao
carla emilia
20/11/2013 at 20:39Complimentissimi, un piatto appetitoso e molto profumato! Ciao ragazzi vi abbraccio a presto
Tommy
21/11/2013 at 08:54Ciao carissima:-) Un abbraccione anche a te!
edvige
20/11/2013 at 20:39Questa volta passo la chiocciole proprio no ma…conservo la ricetta per maritozzo e figlia che ne vanno matti. Buona serata
Tommy
21/11/2013 at 08:51Beh, effettivamente non sono un piatto “facile”, concordo… però almeno il sughetto puoi assaggiarlo, no?
Saluti
Elly
20/11/2013 at 20:36A Roma sono famose le lumache di san Giovanni. Ricordo ancora che da ragazzina andavamo a questa festa e ci stavano tanti venditori di lumache. Ceste stracolme di queste lumache che scappavano a destra e sinistra. Il mio compito era quello di salvarne un paio… quello di mia madre di spurgarle… e quello di papà cucinarle in un sughetto piccantino molto buono. Credo che l’ultima volta che le abbia mangiate sia stato intorno agli otto anni. Poi non ci sono più riuscita nonostante ricordi che quel sughetto era veramente delizioso. Come credo che questa vostra ricetta sia stata cucinata in maniera esemplare da Tommy!!!
Tommy
21/11/2013 at 08:50Ah ah ah !!! Mia mamma ne va matta ma non le cucina. Mio babbo si è piano piano convertito anche se ancora ha qualche difficoltà…
Ilaria
21/11/2013 at 20:33Sì, hai proprio ragione… Io non ci sarei mai riuscita a cucinarle.
Il mio compito è quello che tu avevi da piccola: son dedita al salvataggio di qualche lumachina…
2 amiche in cucina
20/11/2013 at 19:25a me piacciono, sia queste che quelle di mare, ma di solito è mia madre a prepararle, pensavo di non conoscere la nepitella, ma ho scoperto che è quella che io chiamo mentuccia, un bacio
Tommy
21/11/2013 at 08:48Sì sì, mentuccia! Ottima anche con i funghi! Un abbraccio!
Shamiragatta
20/11/2013 at 18:48Nooooooo, queste per me sono come i popcorn, ne mangerei a tonnellate, penso siano il mio piatto preferito insieme agli gnocchi burro e salvia ed alle castagne bollite!
Con la nepitella, che sogno!!!
Non sai quanti kg di chiocciole ho fatto in vita mia, a cesti pieni!!!
Tommy
21/11/2013 at 14:26Ciao!!!! Mi piace l’associazione con i popcorn!! Ah ah ah ah!!!
batù
20/11/2013 at 17:18idem come Stefania però nel mio caso è mio marito che le adora infatti dice sempre: devo andare in toscana per mangiarle 🙂 eheheehh sì direi di sì che è meglio!
Tommy
21/11/2013 at 08:47E allora spedisci il maritozzo per una settimana, così si toglie la voglia di lumache 🙂
stefania
20/11/2013 at 15:45e io passo ad occhi chiusi a farvi un salutino e poi rigiro direttamente il link a mia mamma perché lei e il mio babbo di lumache si fanno scorpacciate ma io queste bestiuzze proprio non le soffro. un bacione
Tommy
21/11/2013 at 08:46AH AH AH AH AH AH AH AH !!!! Con gli occhiali neri 🙂 Capisco!!!
artù
20/11/2013 at 14:10non ho mai provato a cucinare le lumache, in famiglia purtroppo le cucina solo una mia zia e non ci vuole svelare la sua ricetta…..ma ora ho la vostra!!!! ahahah
buon pomeriggio!!!
Tommy
21/11/2013 at 08:45Ah ah ah!!! Allora devi torturare la zia e rubarle la ricetta 🙂
Cinzia
20/11/2013 at 13:54Ricetta indubbiamente splendida, anche se devo ammettere che mi fanno senso e non le ho mai mangiate in vita mia 🙂 Ma l’aspetto è invitante e sono certa che la vostra ricetta è fantastica 🙂 un bacio
Tommy
21/11/2013 at 08:41Grazie carissima! Ti consiglio di provarle se riesci a superare la diffidenza 🙂
Fabiola Greco
20/11/2013 at 13:33Ila, le chiocciole proprio non ce la faccio! Mi sento male solo al pensiero!!!
Ilaria
20/11/2013 at 14:19Anche per me vale lo stesso… dico sempre a Tommy “le lumachine, no, ti prego!” ma non mi ascolta mai. Che dici, la prossima volta devo passare alle minacce?!
In cucina da Eva
20/11/2013 at 11:33scusami…ma cosa è la nepitella? forse da me si chiama uguale! per il piatto…mi ricordano quelle che faceva nonna!!
Ilaria
21/11/2013 at 20:29Forse la conosci come mentuccia?
In casa mia mai cucinate le lumache prima di conoscere Tommy… 🙂
In cucina da Eva
21/11/2013 at 22:39ahahaha nooo! ma dai! mica sapevo che si chiamava pure così!!
Loredana
20/11/2013 at 11:26Questo piatto mi rende felice, non sono l’unica ad apprezzare ancora le lumache.
Anche la mia mamma le preparava con il pomodoro, la nepitella è quasi introvabile dalle mie parti, ma il pepolino cos’è?
Buona cucina 🙂
Ilaria
21/11/2013 at 20:27Anche da noi la nepitella è quasi introvabile, ma il caso ha voluto che lo scorso sabato ne abbiamo trovato una piccola vaschetta al supermercato. Mai vista prima!!
Il pepolino è il timo selvatico. 🙂
Un bacio.
Tommy
22/11/2013 at 08:38Effettivamente capita raramente di trovarla al supermercato (in questo periodo è più facile trovarla perché si abbina bene con i funghi). Comunque è un’erba spontanea molto diffusa che puoi raccogliere facilmente in campagna.
Ciao ciao
Cucina che ti passa - Rumi-
20/11/2013 at 11:20Sembrano delizioseeee!!! Caro Tommy bravo davvero, ma come sempre non si può che dire bravi ad entrambi!
Non le mangio da quando ero bambina ma ricordo che mi piacevano davvero molto, ah mi portate in tentazione per rifarle a casa mia anche!!
Bravissimi entrambi, un bacione
Ilaria
20/11/2013 at 14:18Per questo piatto è solo merito di Tommy, io mi sono limitata a guardare.
Un bacione carissima.
Annalisa B
20/11/2013 at 10:34Io ADORO le lumachine!!!
Bravissima!
Baci
Annalisa
Ilaria
20/11/2013 at 14:18Io non le mangio invece, ma certe voglie bisogna accontentare anche le voglie degli altri… Tommy le adora e ogni tanto le deve proprio mangiare! 🙂