Panpepato di Siena
Il panpepato di Siena è una ricetta tipica del periodo di Natale ed è la nostra proposta per l’appuntamento mensile della rubrica “L’Italia nel piatto”. Avete letto bene, questo mese la cucina regionale apre in anticipo le proprie porte per suggerirvi qualche preparazione natalizia… ma in realtà raddoppia, vi aspettiamo infatti anche il prossimo 20 dicembre per un altro appuntamento.
Il panpepato di Siena è un dolce antichissimo che risale al periodo medievale: sembra che le prime testimonianze risalgano all’anno mille. E’ un dolce molto speziato, estremamente dolce e profumato e l’aggiunta del pepe lo rende assolutamente irresistibile! Alcune ricette (compresa quella del Petroni) non prevedono l’uso di nocciole, ma solamente di mandorle dolci non spellate. Altre, invece, aggiungono una piccola quantità di nocciole all’impasto… beh, io sono fra questi. Secondo me le nocciole donano al panpepato di Siena molto più gusto.
“Meglio avé paura che buscanne”
(“Meglio aver paura che prenderne” significa che la prudenza non è mai troppa)
“E anche questa l’è fatta e fatta bene disse quello che ammazzò la moglie”
(E’ un modo di dire pratese che indica, in modo sarcastico, una cosa fatta male e in fretta)
Panpepato di Siena
Ingredienti
- 750 gr di canditi misti 400 gr di melone, 200 gr di arancia e 150 gr di cedro
- 350 gr di mandorle dolci non spellate
- 150 gr di nocciole spellate
- 200 gr di miele
- 200 gr di zucchero
- 200 gr di farina 00
- 30 gr di spezie miste in polvere 15 gr di cannella, 5 gr di chiodi di garofano, 6 gr di noce moscata e 4 gr di coriandolo
- 2 cucchiaini di pepe macinato
- ostie
Istruzioni
- Per prima cosa foderate una tortiera di circa 20 cm di diametro con dell'ostia: tagliate un cerchio più grande della tortiera (25 cm) e incidete la parte in eccedenza con tagli distanziati di 4 cm. In questo modo quando adagerete l'ostia sul fondo della tortiera le alette si alzeranno e andranno a coprire perfettamente il bordo interno. Infarinate il fondo.
- In una casseruola unite lo zucchero semolato, il miele e due cucchiai d'acqua. Scaldate a fuoco moderato mescolando in continuazione con un cucchiaio di legno. Cuocete per 5 minuti senza portate a ebollizione.
- Unite la frutta candita tagliata a piccoli cubetti e cuocete per qualche minuto sempre mescolando.
- Unite le mandorle e le nocciole amalgamate continuando a cuocere per altri 2 minuti.
- Aggiungete 20 gr di spezie e il pepe. Dopo un paio di minuti unite la farina setacciata e cuocete per altri 5 minuti sempre mescolando.
- Versate l'impasto ancora caldo nella tortiera, livellate bene aiutandovi con un batti carne foderato di carta da forno e infornate a 120°C per mezz'ora circa.
- Sfornate e lasciate raffreddare, poi rovesciate su di un piatto da portata e cospargete la superficie con le spezie rimaste.
E adesso andiamo a scoprire cosa si prepara per Natale nelle varie regioni d’Italia…
VALLE D’AOSTA: Mont Blanc di Cinzia ai fornelli
PIEMONTE: Lasagne alessandrine della Vigilia di La Casa di Artù
LOMBARDIA: Pucia Dulsa di Le Delizie della mia Cucina
TRENTINO ALTO ADIGE: Lebkuchen, zimtsterne e zelten tirolese di A Fiamma Dolce
VENETO: Crema al mascarpone con grappa cuor di prosecco di Le tenerezze di Ely
FRIULI VENEZIA GIULIA: Mostazzòns di Nuvole di Farina
EMILIA ROMAGNA: La Spongata di Zibaldone Culinario
LIGURIA: Baccalà boggìo a-o verde di Un’Arbanella di Basilico
TOSCANA: Panpepato di Siena di Non Solo Piccante
UMBRIA: Tozzetti canditi di 2 Amiche in Cucina
MARCHE: Tagliatelle con lo stoccafisso di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: Ferratelle abruzzesi di In Cucina da Eva
MOLISE: Tozzetti della mia mamma di La Cucina di mamma Loredana
LAZIO: Panpepato di Chez Entity
CAMPANIA: Roccocò moridi di I Sapori del Mediterraneo
PUGLIA: Bocconotti di pasta reale di Breakfast da Donaflor
BASILICATA: Pettole di Pasticciando con Magica Nanà
CALABRIA: Turdiddri o turdilli calabresi di Io Cucino Così
SICILIA: Torrone siciliano alle mandorle di Cucina che ti Passa
SARDEGNA: Torrone sardo di Tonara di Vickyart Arte in Cucina
Con la ricetta del panpepato di Siena partecipiamo al contest I dolci della tradizione organizzato dal blog Cucinare, la mia passione…
53 Commenti
Mari-RosediBurro
13/12/2013 at 19:22Il panpepato lo conosco solo di nome, ma non l’ho mai assaggiato. Certo che a vederlo qui fa venire proprio la voglia di prenderne un pezzo, come si fa a resistere a tutto quel ben di dio!!! Irresistibile!
Ciao e buon fine settimana 🙂
Ilaria
15/12/2013 at 22:29Non si trova facilmente il panpepato in vendita al di fuori della Toscana, molto più facile trovare in panforte invece.
I dolci natalizi, con il loro intenso profumo, sono irresistibilmente golosi.
Un bacio.
Theo
29/12/2013 at 17:05appena fatto che la vorone!!! adesso una domanda.. quanti giorni si mantiene?
1) ho cercato di fare l’ostia in casa abito all’estero)
speriamo bene
2) ho dimenticato il coriandolo
e poi ho usato le 4 e le 5 spezie che compriamo qui ..aggiungendo un pizzico di cannella in polvere e di garofano in piu per aumentare questi 2 aromi
l’odore il colore e la massa mi fa pensare a quello che si compera a tranci enormi a Siena… e probabilmente sara altrettanto buono
Theo
poster’ le foto su facebook Theo Theuzio
Tommy
29/12/2013 at 17:51Ciao Theo! Il panforte si conserva per tanti giorni. Se lo metti sottovuoto anche settimane.
Spero veramente sia venuto buono, aspetto le foto 🙂
Theo
02/01/2014 at 11:23Riuscito molto buono , pizzica un po’ a causa del pepe e faceva 2500 grammi !!! ho avuto problemi per l’ostia che ho cercato di fare da me ma forse i cerchi di riso per fare i rotoli dei primavera cinesi oppure i fogli per brick arabo faranno l’affare !
Ho usato miele di castagno di corsica che ha un gusto un po’ piu speciale, evidentemente nei prodotti industriali si sente meno
La frutta candita l’ho trovata dai portoghesi che me ne hanno venduto un kilo per 15 euro !!!!
Ho postato una foto su Theo Theuzio Facebook ma come si fa a passarla qui ?
Shamiragatta
12/12/2013 at 17:14Ma sei un mito!!!!!!
Avessi abbastanza nocciole in casa lo farei proprio adesso!!!!!
Ma è splendido!
Hai le mani d’oro!!!!!!
Tommy
13/12/2013 at 15:32Direi le mani di canditi visto che si appiccicano come colla 🙂 Grazie!
donaflor
11/12/2013 at 23:27eh….ma qui c’è proprio aria di festa! immagino che profumi e sapori sprigiona questo dolce!
lo conosco di nome il Panpepato ma mai assaggiato…sarei davvero curiosa, con quella punta piccante di pepe sarà davvero particolare!
e le nocciole…si si anche per me! bravissimi ragazzi
bacioni
Tommy
13/12/2013 at 15:31E’ un dolce molto diffuso in Toscana, soprattutto nel senese … famosissimo quello della famiglia Nannini (i genitori di Gianna e Alessandro)…
elena
11/12/2013 at 22:35e’ uno dei regali più graditi di Natale insieme alla vostra finocchiona… voi siete magici, ha un aspetto delizioso! Grazie della ricetta, ora posso esibirmi!!!! un bacione !
Tommy
13/12/2013 at 15:30La finocchiona … a me piace con il vino novello …
delizia divina
11/12/2013 at 22:00wow che bella ricetta!!!
Tommy
13/12/2013 at 15:30Grazie!!
loredana
11/12/2013 at 21:37Ragazzi, ma come faccio a trattenermi? Questo è il mio dolce preferito, me lo compro e lo mangio , gustandomelo fetta dopo fetta.
Sono così tentata ora che ho la ricetta che, anche fuori periodo, prevedo prove! 🙂
un abbraccio
Tommy
13/12/2013 at 15:29Ah ah ah !! In genere non amo le cose troppo dolci, le trovo stucchevoli … ma al panforte/panpepato non resisto. Sì, è il mio dolce natalizio preferito.
Yrma
11/12/2013 at 19:54Eh….come non mettere le nocciole, scherziamo?????No, no..giammai. Io sono sempre per ingolosire tutto 🙂 E questo panpepato è delizioso!!! Una consistenza davvero favolosa. Un bacione
Tommy
11/12/2013 at 21:21Che dire … chi può resistere alle nocciole?
Patty
11/12/2013 at 18:29Da senese ti dico che la ricetta è piuttosto fedele ma la procedura di preparazione che conosco io e che utilizzo non prevede la cottura in forno. Cioè tutti gli ingredienti vanno cotti sul fuoco in una larga capiente casseruola, mescolando con un cucchiaio di legno ed il lavoro è faticosissimo come puoi immaginare. Successivamente si mette in forma esattamente come hai fatto tu, schiacciando con enorme forza tutti gli ingredienti per pressarli. E’ un dolce di soddisfazione, ma fa venire i muscoli! 😉 Un abbraccio, Pat
Tommy
11/12/2013 at 21:20Ciao Patty! Che bello sentire una voce senese 🙂
Effettivamente ti confesso che le prime volte (si parla di qualche anno fa…) neanche io lo cuocevo in forno e probabilmente è così che deve essere fatto. Vuoi per la mia inesperienza, vuoi perché forse non pressavo abbastanza, accadeva che l’interno non veniva bello compatto. Ho iniziato a cuocerlo in forno dopo aver letto il libro del Petroni, dove appunto consiglia una breve cottura in forno.
Un saluto
Any
10/12/2013 at 23:07Che meraviglia….e poi…tutte le vostre ricette sono così belle!
Questo panpepato dev’essere buonissimo, io non amor molto la frutta candita, ma un pezzettino lo assaggerei volentieri. Sicuramente niente a che vedere con quello acquistato.
Buona serata!
Tommy
11/12/2013 at 21:16E’ diverso da quello industriale, tanto diverso. Per prima cosa metto tantissime mandorle e nocciole, lo faccio alto 6 cm (a me piace così) e poi uso spezie macinate sul momento e canditi freschi 🙂
Pasquale
10/12/2013 at 21:49Un dolce da una stria antichissima, eseguito in modo perfetto.
Mettete in questi post della tradizione tanto Amore per la terra e la cucina.
A Presto
Tommy
11/12/2013 at 21:14Grazie Pasquale!! Sono legatissimo alla mia Toscana e grazie al blog ho scoperto (e riscoperto) tante ricette della mia terra.
A presto
Inco
10/12/2013 at 21:20Ma che brava!
E’ la prima volta che vedo su un blog un panpepato.
Mi ricordo ancora il sapore di quando la mia mamma lo comprava quando ero piccola.
Questa ricetta la conserverò con cura.
Grazie mille cara e buona serta.
Inco
Tommy
11/12/2013 at 21:13Effettivamente non è una ricetta molto diffusa … io ne vado matto, lo mangerei senza riflessione 🙂
Consuelo
10/12/2013 at 20:27Semplicemente favoloso 😀 Complimenti, non sai cosa darei x assaggiare il tuo homemade 😀
Un bacio e buona serata <3
la zia Consu
Tommy
11/12/2013 at 21:10Grazie! A casa non è Natale senza panforte!
In cucina da Eva
10/12/2013 at 19:20di sicuro ottimo! sai ho mangiato quello comprato industriale…e poi quello artigianale! un abisso! molto più buono quello artigianale! di 100 volte!
Ilaria
10/12/2013 at 20:50Quello industriale è strapieno di canditi, c’è pochissima frutta secca… e ovviamente il sapore non può essere lo stesso. In Toscana è famosissimo il panpepato della pasticceria Nannini di Siena… quella originariamente della famiglia della Gianna, adesso non so più se sia sempre il loro.
Un abbraccio.
vickyart
10/12/2013 at 18:37meraviglioso! bellissime le foto! è buonissimo! è un dolce che rifarò a Natale!
Ilaria
10/12/2013 at 20:48Questo dolce (o in alternativa il panforte) non può proprio mai mancare a casa nostra nelle abbuffate natalizie.
Nadia
10/12/2013 at 17:54Meraviglioso e perfetto complimenti !!!!!
Un abbraccio :-))
Ilaria
10/12/2013 at 20:47Grazie tesoro, un abbraccio anche a te!
2 amiche in cucina
10/12/2013 at 17:40con questo faccio felice mio marito, grazie ragazzi
Ilaria
10/12/2013 at 20:47Da noi tutta la famiglia ha fatto larghi sorrisoni… 😀
Cinzia
10/12/2013 at 16:51Le vostre foto sono sempre splendide e i piatti favolosi!! Questo panpepato deve essere una vera delizia!!! Complimenti, un bacione
Ilaria
10/12/2013 at 20:46Io non amo i canditi, ma il profumo che emana questo dolce fa proprio venire voglia di mangiarlo…
carla emilia
10/12/2013 at 16:40Ciao ragazzi, in questo giro di cucina regionale ingrasserò solo a leggere le ricette! Per fortuna che ho postato il baccalà lesso….. Bacioni a presto
Ilaria
10/12/2013 at 20:45Tu sei stata tra le poche a mantenerti leggera… qui in fatto di calorie si abbonda… 🙂
EdenStyle - Ricette, Dolci e Decorazioni
10/12/2013 at 15:46Mammamia che buoni!!!!! Adoro i dolci di questo tipo, sono deliziosi. Devo trovare le ostie però!
Ilaria
10/12/2013 at 20:44Noi troviamo le ostie sia in drogheria che in farmacia. In questo periodo ne facciamo un uso abbondante…
Paola
10/12/2013 at 14:18Vista e presa x il contest, perfetta grazie!
Paola
Ilaria
10/12/2013 at 20:43Ciao Paola, benvenuta nel nostro blog.
È stato un vero piacere partecipare al tuo contest.
A presto.
artù
10/12/2013 at 13:45wow….che spettacolo, io lo preparerei tutto di mandorle, vista la mia allergia alla nocciola…..grazie per la ricetta, sempre sublimi le vostre immagini, strepitosamente bravi!
Ilaria
10/12/2013 at 20:42Io metterei nocciole ovunque… sarebbe un bel problema per me se dovesse venirmi fuori qualche allergia… 🙂
elly
10/12/2013 at 13:36E sì, lo ammetto. Sei stato il primo che sono andata a visitare visto che in qualche maniera il nome della ricetta è lo stesso! Ma è quella che noi chiamiamo panforte? E’ la stessa? L’utilizzo delle nocciole secondo me è azzeccato. Il coriandolo non me lo aspettavo, è una novità per me!!! E devo dire che nonostante la gran presenza di frutta candita che io non amo molto la tua presentazione mi ha fatto ugualmente venire l’acquolina in bocca! Tentatore!!!! Un abbraccio ragazzi…
Ilaria
10/12/2013 at 20:41È della stessa famiglia, ma non è la stessa cosa. Il panpepato, come suggerisce anche il nome, contiene del pepe sia nell’impasto che sulla superficie e il contrasto con la dolcezza dei canditi e della frutta secca esalta ancora di più il gusto. Per noi il panforte è quello con lo zucchero a velo sopra e, ovviamente, niente pepe. Gli ingredienti sono comunque pressoché gli stessi.
Un abbraccio anche a te.
batù
10/12/2013 at 11:31E’ spettacolare questo dolce! Sai che ignoravo l’esistenza del melone candito? promuovo, da brava piemontese, l’aggiunta delle nocciole 🙂
Ilaria
10/12/2013 at 20:36Nocciole for ever!! Le adoro.
Il melone candito è molto più morbido della classica buccia d’arancia.
Carla
10/12/2013 at 11:25Favoloso!!!
Io l’adoro e sono d’accordo con te le nocciole ci stanno veramente bene.
Bravo Tommy!!!
Un bacione a tutti e due
Ilaria
10/12/2013 at 20:35Noi le nocciole le metteremmo praticamente ovunque… figuriamoci se il panpepato poteva salvarsi… 🙂
Cucina che ti passa - Rumi-
10/12/2013 at 11:10Da brava amante della toscana quale sono ho sempre sentito parlare di questo Panpepato di Siena ma purtroppo, haimè, non l’ho mai assaggiato!
Ed ora mi mangio di più le mani perchè mi sembra deliziosooooo!!!
Ottima scelta davvero!!
un bacione
Ilaria
10/12/2013 at 20:34Dopo aver provato più volte il panforte Margherita (quello con lo zucchero a velo sopra, tanto per capirci, quello che si trova anche nei supermercati durante le feste) ci siamo finalmente decisi a provare anche il panpepato. Ci voleva proprio il regionale per spingerci alla prova.